I “Big Three” compatti: Wade e Bosh seguono James ed escono dal loro contratto con gli Heat. Ma Riley può allestire una squadra super

giu 29, 2014 Claudio Pellecchia Sport USA 0

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Dopo LeBron James e Carmelo Anthony altri due protagonisti del draft del 2003 hanno deciso di uscire dal loro attuale contratto: Dwayne Wade e Chris Bosh hanno annunciato alla dirigenza dei Miami Heat che rinunceranno agli ultimi due anni do contratto con la franchigia di South Beach. Che, però, la prossima stagione potrebbe anche ritrovarsi i “Big Three” più Melo. Sono in molti, infatti, a vedere dietro la mossa di Lebron e soci i prodromi di una vasta operazione di mercato che prevederebbe la permanenza delle tre superstar con contratti meno onerosi in modo da consentire a Pat Riley di aver un maggior spazio salariale che gli consenta di firmare anche Anthony. In effetti i soldi che restano sul piatto sono, già ora, parecchi: attraverso la “early termination option”, James ha rinunciato a 42,7 milioni di dollari, Wade a 41,8 milioni, Bosh a 42,7. La situazione, tuttavia, è diversa da quella del 2010, anno in cui le tre stelle firmarono dei contratti sostanzialmente identici per giocare insieme: LeBron vorrebbe comunque puntare al massimo salariale (quinquennale da 130 milioni), ragion per cui quelli chiamati al “sacrificio” (altro quinquennale da 75 milioni) sarebbero gli altri due. Senza dimenticare, inoltre, che anche Udonis Haslem ha rinunciato agli ultimi 4,6 milioni che avrebbe dovuto percepire dagli Heat, puntando a un nuovo triennale da 9 milioni. In questo momento, con la rinuncia dei “Big Three” più Haslem, Miami ha 55 milioni da investire sul mercato: dando per scontata, una “rifirma” in blocco dei quattro, Riley avrebbe ancora un minimo di margine per puntare a qualche nome importante. Primo fra tutti, quel Kyle Lowry reduce da una buona stagione ai Raptors. Attualmente in Florida gli unici sotto contratto sono Norris Cole (comunque sul mercato) e il neo arrivato Shabazz Napier, reduce dalla vittoria Ncaa con UConn e possibile “Steal of the Draft”: a Miami la lunga estate caldissima (con mille scuse a Max Pezzali) è appena cominciata.

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