Partenopress – Agenzia di Stampa Video e Foto Giornalistica – Il derby “papale” e una finale universale che piace alla Chiesa.

Il derby “papale” e una finale universale che piace alla Chiesa.

lug 10, 2014 Redazione Vaticano 0

Città del Vaticano. Anche nella Santa Sede si seguono con attenzione i Mondiali di Calcio in Brasile. Il Papa stesso, non nasconde la propria passione per il Calcio ma non è l’unico. Il Cardinale José Saraiva Martins, 82 anni, portoghese, prefetto emerito della Congregazione per le Cause dei santi, è fra i massimi esperti di calcio in Vaticano. Dopo la sfida Argentina-Svizzera, che ha dato spazio ad umoristiche vignette tirando in ballo il Santo Padre e le guardie Svizzere, adesso tocca ad una finale Argentina-Germania che tira in ballo Bergoglio e Razinger.
Come si vive Oltretevere l’attesa della finale Germania- Argentina?
“Se ne parla ma senza eccessi. Io comunque temevo la vittoria dell’Olanda perché avremmo avuto una finale europea. Invece, in questo modo, è rappresentata l’universalità. Il calcio è come la Chiesa. O è universale o non è”.
Ma c’è un po’ di tensione nelle sacre mura per il primo derby papale?
“Non credo. I due Papi poi non si sa nemmeno se la guarderanno. Forse Francesco si informerà sul risultato, ma non ne sono sicuro. Con loro non ho mai parlato di calcio. Ma so che in modo diverso entrambi conoscono la materia. E non è poco. Io, comunque, la finale la guarderò di certo”.
A quali campioni del passato è più affezionato?
“Tre nomi: Pelé, Eusebio e Maradona “.
Le sue squadre preferite?
“Da piccolo ero tifoso dello Sporting Lisbona, la squadra che vinceva più di tutte in Portogallo. Quando nel ’53 arrivai a Roma presi subito in simpatia la Lazio perché all’epoca sembrava essere la più debole fra le due squadre della città”.
Ha mai frequentato i campi di gioco?
“Da giovane alunno del seminario minore in Portogallo e poi da seminarista maggiore e da giovane sacerdote a Roma, giocavo da centravanti. Ricordo anche le partite nei campi dei Claretiani, vicino a piazza Euclide e sulla via Aurelia”.
Francesco ha incontrato alcune squadre di calcio recentemente. Il Papa ritiene che il calcio possa dare messaggi positivi.
“Più che il calcio, i calciatori. Devono ricordare sempre che sono testimoni. Il loro esempio è importante per tutti”.