giu 12, 2013 Luigi Liberti Il Gladiatore 0
New York. Dopo due stagioni non proprio in linea con le aspettative, James Pallotta da una secca sterzata e cambia registro. La cacciata di Baldini e la sua scesa in campo sono le due novità che hanno anticipato l’arrivo del nuovo allenatore. Il presidente ha chiamato tutti a rapporto nella Grande Mela, tutti: il consigliere d’amministrazione Baldissoni, il ds Sabatini, l’ad Zanzi, ed anche il nuovo tecnico Rudi Garcia. A scegliere il 49 enne francese, un titolo con il Lille e un feeling naturale con i suoi giocatori, è stato Sabatini ma la firma in calce l’ha voluta mettere Pallotta: “Il nuovo allenatore l’ho voluto io personalmente – ha affermato a il Presidente dagli uffici della Grande Mela- e da quest’anno sarò più presente. Verrò a Roma almeno una volta al mese. Garcia come allenatore ha dato prova di essere un vincente e ha una ottima visione calcistica e crediamo rientri perfettamente nei nostri piani per il futuro”. Un atteggiamento giusto quello di Pallotta, che sbandiera un potere decisionale che è mancato nel primo biennio di disastri sportivi. Senza avere la pretesa di poter valutare tecnicamente le scelte, il presidente vuole dare la sensazione di una presenza nelle scelte e di una responsabilità gestionale. Questo è il succo dell’incontro americano servito anche a riorganizzare mansioni, operatività, deleghe dei dirigenti in campo alla Roma. Ricordando, sempre, che ogni scelta – da adesso in poi – passerà dalla scrivania del presidente.
L’ex tecnico del Lilla - ”Sono fiero di arrivare in questa grande famiglia e di venire qui per cercare di vincere dei titoli in questo grande club”. Queste le prime parole da tecnico giallorosso per Rudi Garcia, che ha firmato un contratto biennale da circa 1,5 mln annui. Garcia ha iniziato ringraziando “il Lille, il suo presidente e i suoi tifosi con cui ho condiviso questi anni. E’ il club che mi ha lanciato come calciatore e che mi ha permesso di vincere i primi titoli da allenatore. Ora – ha aggiunto- si apre una nuova pagina. Sono fiero di arrivare in questa grande famiglia e di venire qui per cercare di vincere dei titoli in questo grande club. Il fatto che sia stato scelto è anche un riconoscimento della formazione degli allenatori in Francia”. Garcia ha poi sottolineato che “la mia filosofia di gioco è offensiva ma non dimentico che per vincere le partite serve anche un’ottima base difensiva. Io ho fatto tutto il percorso, dai dilettanti al Lille dove ho trascorso cinque anni raggiungendo risultati importanti. Sono una persona fedele, sono rimasto a lungo lì e spero che possa essere così anche nella Roma”.
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