• Redazione
  • Agenzia Stampa & Video
  • Agenzia Comunicazione
  • TV
  • INFO PRIVACY

Registrazione al Tribunale di Napoli n.77 del 2/8/2007                                                Direttore responsabile: Luigi Liberti  https://api.whatsapp.com/send?phone=393384545313

Ultime Notizie

  • Diciannove azzurri per Jumping Verona: ai 9 convocati dalla FISE si sono aggiunte 10 “wild card”
  • Jumping Verona: tanti i ‘big’ attesi per la tappa di Coppa del Mondo
  • FESTIVAL CINEMA DI ROMA: il 23 ottobre al Teatro Olimpico proiezione ufficiale del documentario dedicato al pilota Giacomo Agostini
  • Fieracavalli 2024: Il grande Sport Nazionale e Internazionale è di scena al padiglione 8
  • Fieracavalli 2024: Il Western Show, il mondo USA, è nel padiglione 12
  • Home
  • Hi Tech
    • Home Video
  • Videogiochi
    • Nintendo
    • Play Station
    • Xbox
    • Retrogames
    • Altre console
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Musica
    • Teatri
    • Libri
  • Sport 24
    • Calcio Femminile
    • Lega Nazionale Dilettanti
    • Formula Magazine
    • Il Partenopeo
    • Il Gladiatore
  • Video
    • Fotogallery
  • Castellano
    • Videojuegos
      • Nintendo (es)
      • Play Station (es)
      • Retrogames (es)
      • Otras consolas (es)
  • Patrimonio Italiano TV
    • New York
    • Sport USA
  • Seguici
    • Facebook
    • RSS Feed

INSIDE THE HEAT: è sempre Indiana a far perdere il senno a Miami; coincidenze oppure no?

dic 20, 2013 Alessandro Pagano Sport USA 0


LeBron James #6 Indiana Pacers vs Miami HeatRoma.  “Ci sono squadre che sono destinate a dividere” furono le parole dell’avvocato Federico Buffa ai microfoni di Sky subito dopo il Repeat degli Heat. I Miami Heat dell’executive della stagione 2010/2011 Pat Riley, la franchigia ricostruita dal padrone delle Crociere Carnival, Micky Arison, è senza ombra di dubbio una delle squadre complessivamente più forti mai assemblate. La loro rivoluzionaria idea di “Small Ball”, ossia il gioco senza il centrone di riferimento, ha radicalmente cambiato il modo di giocare la pallacanestro ad un certo livello. Gli Heat, insomma, hanno dato modo, seppur con investimenti finanziari pressoché folli, di poter ammirare con la stessa casacca all-star come Lebron James, Dwayne Wade, Chris Bosh e Ray Allen. L’esaltazione della presentazione, la gioia immensa dei tifosi, dello staff tecnico e presidenziale, di un’intera città come Miami è però sempre sinonimo di vittoria, di progetto perfettamente riuscito, di razionale soddisfazione professionale? Rispondiamo gradualmente a questo complesso interrogativo. La storia dei Miami Heat la conosciamo tutti: l’assemblaggio, la scelta di James, la presentazione, la famosa “no two, no three, no four, no five, no six, no seven…” di Lebron , la clamorosa storia dei Mavericks nel 2010-2011, le vittorie dei due titoli di fila contro OKC e SAS. Ma ciò che forse si dice poco di questa fantastica squadra è la radice della forza, è la fonte di determinazione e grinta del gruppo che con grande merito ha saputo costruire Erik Spoelstra. Per 11 anni vice capo allenatore di Miami, dal 2008 coach Spo è stato capace di far convivere insieme personalità forti, leader carismatici che differivano tra lor per caratteristiche, per metodi e per tanto altro. Non solo tante vittorie (260) ma anche tante sconfitte (134) sul percorso di Spoelstra e degli Heat. Ma come si fa a tener compatta, unita, coesa una squadra con tante personalità, con tanti campioni, con così tanta voglia di vincere e, soprattutto, con tanti “Haters”, cioè con tanti appassionati di NBA che criticano, denigrano e non tollerano una squadra? La ricetta di Spoelstra sta nell’etica del lavoro, nel costante e faticoso sacrificio da parte di tutti, delle superstar in primis (basti vedere la difesa di James a Cleveland e quella attuale per capire molto del lavoro psicologico di un coach così). I punti di forza sono tanti, c’è chi addirittura sostiene che la vittoria della squadra non è stata tanto sancita dagli anelli quanto dalla bellezza nel vedere il lavoro di squadra che offrono i Miami Heat. Ma, così come valeva per vittorie e sconfitte, anche in questo ambito, psicologico e prettamente legato all’etica lavorativa di ogni singolo giocatore, ci sono alti e bassi. Negli ultimi 3 anni ci sono stati solo 2 episodi che hanno fatto vacillare la stabilità dello spogliatoio o quantomeno che hanno dato adito a supposizioni di questo genere. Incredibilmente questi 2 eventi sono avvenuti sempre contro gli Indiana Pacers, l’unica squadra che, forse, insieme ai Chicago Bulls, ha seriamente messo in difficoltà ad Est la franchigia della Florida.
Il primo episodio avviene il 17 Maggio 2011, HYPERLINK “http://it.wikipedia.org/wiki/Bankers_Life_Fieldhouse” \o “Bankers Life Fieldhouse” Bankers Life Fieldhouse, Indianapolis. Gara 3, Eastern Conference Semifinals. La partita si mette bene per i padroni di casa che riescono ad accumulare un discreto vantaggio a metà terzo quarto. Le disattenzioni difensive degli Heat sono troppe, così come le forzature in attacco. Coach Spo chiama TimeOut dopo un pessimo rientro difensivo ed è in dovere di dire a Dwayne Wade di rientrare meglio in difesa e di forzare di meno per non soccombere ancora di più nel risultato. Flash, adirato, risponde in malo modo al coach e si allontana dalla panchina, dove provano a farlo ragionare Howard, Chalmers e lo stesso James. Al termine di questa querelle sia Wade che Spoelstra minimizzano la cosa dicendo che sono episodi che possono capitare nell’arco di una stagione ma soprattutto mi ha colpito un’espressione usata dal coach di origini filippine: heat-of-battle moment (nel fervore del momento della battaglia, letteralmente). Tenete aperta la finestra su questo idioma di coach Spo. La vicenda si concluderà poi con una gara4 stellare da parte di Wade. Abbiamo iniziato citando Buffa, concludiamo l’episodio nello stesso modo. Il telecronista commenta il tutto dicendo “Ci sono delle star che ogni tanto hanno bisogno di motivarsi, in modo sbagliato come Wade, ma gli serve per darsi un’emozione all’interno di una partita in cui dentro non c’era niente in D-Wade”. L’aspetto legato alla motivazione è uno dei pilastri che regge in piedi Miami, che riesce a tener insieme tante superstar. Aggiungete anche questa alla finestra che avete precedentemente aperto.
Dopo 946 giorni cambia lo scenario, cambiano i protagonisti ma non le squadre coinvolte. Stavolta siamo a South Beach, Miami, Florida, American Airlines Arena, la prima della piazza ad Est, i Pacers, contro i secondi della classe, gli Heat. La partita è in salita per i padroni di casa che, a metà del terzo quarto, vanno sotto di 10 con una tripla “solitaria” di Paul George per via di un errore di comunicazione tra James e Chalmers. Coach Spo è costretto a chiamare TimeOut e Rio alza la voce con il Re che in un primo momento resta seduto, quasi non curante delle parole del playmaker, ma poi ha uno scatto rabbioso che lo vede in un nanosecondo faccia a faccia con Chalmers. Fortunatamente capitan Haslem trattiene per un braccio LBJ per evitare il peggio che, vista la faccia dell’MVP, si pronosticava. Due situazioni quelle raccontate abbastanza diverse dal punto di vista della dinamica ma che hanno forse la stessa base, provengono dalla stessa corrente di pensiero. Per riallacciarci a quella finestra di Spoelstra e Buffa, l’heat-of-battle moment e l’aspetto motivazionale, troviamo tante similitudini tra i due episodi. Entrambe le volte si tende a minimizzare, anzi. Nel secondo caso ancora più platealmente e rapidamente, James si scusa con Chalmers nel TimeOut successivo dicendo “Yo, Rio. I was wrong, my bad!”(Mario, mi sbagliavo, errore mio!) e anche su twitter: “I love Mario Chalmers like a blood brother! I was wrong and apologize to him! We good and will always be good. I ride with him any & every day” (Io voglio bene Mario Chalmers come un “fratello di sangue”! Ho sbagliato e mi scuso con lui! Noi siamo buoni e saremo sempre buoni […]). Scuse immediatamente accettate da Mario che, una volta tornato sul parquet con James, ritrova gran parte dell’attenzione, della voglia di vincere e della grinta, così come James, decisivo alla fine per la vittoria dei Miami su Indiana. In entrambi i momenti, Miami cerca di scuotersi con questi tipi di episodi, cerca di smuovere le acque in momenti difficili per poi reagire alla grande, da vera squadra.
Le somiglianze tra gli episodi sono interpretate sotto quei due aspetti appena citati, per sottolineare come e quanto sia difficile gestire e gestirsi all’interno di una rosa che vede coinvolti così tante personalità e così tanti campioni. Ma mi riallaccio a quella corrente di pensiero che presumeva che la forza di Miami sia nel gruppo, nel sacrificio di ognuno, in campo e fuori. Le motivazioni in campioni del genere, a maggior ragione a questo livello, sono fondamentali e, anche se sbagliando, ognuno ha il proprio modo crearle e ricrearle. L’assetto mediatico, la grande copertura che si dà a queste cose, a questi eventi tende il più delle volte a sovrastimare, a sopravvalutare l’accaduto. Prima di essere giocatori, campioni, atleti sono persone. Ma è sempre il gruppo che fa la differenza e a Miami l’hanno capito bene.

happy wheels
  • tweet
Il matador Durant mata i Bulls. Alla Chesapeake Energy Arena finisce 107-95. Ottava vittoria consecutiva per Okc. La magia italiana, la poesia francese e la samba brasiliana per stupire la Baia: gli Spurs corsari all’Oracle Arena senza Parker, Duncan e Manu!

Alessandro Pagano

Nato a Pompei il 3/4/1993. Studente del corso di Scienze e Tecnologie della Comunicazione presso La Sapienza di Roma, Redattore NBA per partenopress.com e My-Basket.it; giocatore e amante della palla a spicchi da sempre. MORE THAN A GAME.

Articoli Correlati
  • Diciannove azzurri per Jumping Verona: ai 9 convocati dalla FISE si sono aggiunte 10 “wild card”
    Diciannove azzurri per Jumping Verona:...

    ott 25, 2024 0

  • Jumping Verona: tanti i ‘big’ attesi per la tappa di Coppa del Mondo
    Jumping Verona: tanti i ‘big’...

    ott 24, 2024 0

  • FESTIVAL CINEMA DI ROMA: il 23 ottobre al Teatro Olimpico proiezione ufficiale del documentario dedicato al pilota Giacomo Agostini
    FESTIVAL CINEMA DI ROMA: il 23 ottobre...

    ott 15, 2024 0

  • Fieracavalli 2024: Il grande Sport Nazionale e Internazionale è di scena al padiglione 8
    Fieracavalli 2024: Il grande Sport...

    ott 14, 2024 0

Altre Notizie
  • Carlos Coronel, Noah Eile e Lewis Morgan convocati dalle rispettive squadre nazionali per la finestra di ottobre
    Carlos Coronel, Noah Eile e Lewis...

    ott 08, 2024 0

  • Crew stun Red Bulls in stoppage time, 2-1
    Crew stun Red Bulls in stoppage time,...

    ott 01, 2022 0

  • Gonzalo Higuain delivers late heroics again, Inter Miami tops Toronto
    Gonzalo Higuain delivers late heroics...

    set 30, 2022 0

  • Union scorers come through in 2-0 win over Red Bulls
    Union scorers come through in 2-0 win...

    set 03, 2022 0


Seguici su Facebook

PATRIMONIO ITALIANO AWARD



PATRIMONIO ITALIANO AWARD - Vai al sito

PATRIMONIO ITALIANO TV



PATRIMONIO ITALIANO TV - Vai al sito

  • Più letti
  • Ultime Notizie
  • Telesystem TS7900HD: La recensione del primo decoder DTT in HD
    Telesystem TS7900HD: La recensione del primo decoder DTT in...

    ott 05, 2009 27

  • TeleSystem lancia il primo Decoder DTT in Alta Definizione
    TeleSystem lancia il primo Decoder DTT in Alta Definizione

    ago 27, 2009 9

  • LET’S SING @ RADIO ITALIA: Il Karaoke per Nintendo Wii
    LET’S SING @ RADIO ITALIA: Il Karaoke per Nintendo Wii

    ott 01, 2013 6

  • Ecco i Microfoni wireless di SingStar per Playstation
    Ecco i Microfoni wireless di SingStar per Playstation

    mag 22, 2009 5

  • Diciannove azzurri per Jumping Verona: ai 9 convocati dalla FISE si sono aggiunte 10 “wild card”
    Diciannove azzurri per Jumping Verona: ai 9 convocati dalla FISE si sono aggiunte 10 “wild card”

    ott 25, 2024 0

  • Jumping Verona: tanti i ‘big’ attesi per la tappa di Coppa del Mondo
    Jumping Verona: tanti i ‘big’ attesi per la tappa di Coppa del Mondo

    ott 24, 2024 0

  • FESTIVAL CINEMA DI ROMA: il 23 ottobre al Teatro Olimpico proiezione ufficiale del documentario dedicato al pilota Giacomo Agostini
    FESTIVAL CINEMA DI ROMA: il 23 ottobre al Teatro Olimpico proiezione ufficiale del documentario dedicato al pilota Giacomo Agostini

    ott 15, 2024 0

  • Fieracavalli 2024: Il grande Sport Nazionale e Internazionale è di scena al padiglione 8
    Fieracavalli 2024: Il grande Sport Nazionale e Internazionale è di scena al padiglione 8

    ott 14, 2024 0

  • Gentile Emanuela, puoi trovare il gioco sui siti di vendita online più famosi o nei negozi specializ...

    12 years ago

  • dove posso trovare let's sing ??? grazie mille !!! <3 <3...

    12 years ago

  • Benvenuto, Certe Notti, L'Essenziale, Nordsudovestest, Destinazione: Paradiso, Più Bella cosa, Un'Em...

    12 years ago

  • se possibile vorrei conoscere i titoli delle canzoni presenti nel gioco. grazie in anticipo Ale...

    12 years ago

Partenopress - Agenzia di Stampa Video e Foto Giornalistica
Registrazione al Tribunale di Napoli n.77 del 2/8/2007 Direttore responsabile: Luigi Liberti