• Redazione
  • Agenzia Stampa & Video
  • Agenzia Comunicazione
  • TV
  • INFO PRIVACY

Registrazione al Tribunale di Napoli n.77 del 2/8/2007                                                Direttore responsabile: Luigi Liberti  https://api.whatsapp.com/send?phone=393384545313

Ultime Notizie

  • Diciannove azzurri per Jumping Verona: ai 9 convocati dalla FISE si sono aggiunte 10 “wild card”
  • Jumping Verona: tanti i ‘big’ attesi per la tappa di Coppa del Mondo
  • FESTIVAL CINEMA DI ROMA: il 23 ottobre al Teatro Olimpico proiezione ufficiale del documentario dedicato al pilota Giacomo Agostini
  • Fieracavalli 2024: Il grande Sport Nazionale e Internazionale è di scena al padiglione 8
  • Fieracavalli 2024: Il Western Show, il mondo USA, è nel padiglione 12
  • Home
  • Hi Tech
    • Home Video
  • Videogiochi
    • Nintendo
    • Play Station
    • Xbox
    • Retrogames
    • Altre console
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Musica
    • Teatri
    • Libri
  • Sport 24
    • Calcio Femminile
    • Lega Nazionale Dilettanti
    • Formula Magazine
    • Il Partenopeo
    • Il Gladiatore
  • Video
    • Fotogallery
  • Castellano
    • Videojuegos
      • Nintendo (es)
      • Play Station (es)
      • Retrogames (es)
      • Otras consolas (es)
  • Patrimonio Italiano TV
    • New York
    • Sport USA
  • Seguici
    • Facebook
    • RSS Feed

Una settimana da Diaw: come un francese di oltre un quintale ha dominato e vinto le Finals NBA

giu 19, 2014 Gennaro Arpaia Sport 24, Sport USA 0


diaw

Come può, un 32 della provincia parigina, prendere le Finals Nba, rivoltarle come un calzino, dominarle per ampi spazi di partita e vincere il titolo sportivo più importante del pianeta?
La risposta – non facile, eh – sta tutta nei 203 centimetri e 113 chilogrammi (vogliamo fidarci della Lega per quanto riguarda il peso), di Boris Babacar Diaw-Riffiod, dai più conosciuto semplicemente come Boris Diaw.

La carriera di Diaw è, come spesso accade a chi vince un anello Nba, quella di un predestinato.
Ben oltre le apparenze, infatti, e un fisico che di atletico ha veramente ben poco, la pallacanestro scorre nelle vene del giovane Boris sin dall’infanzia.
Le colpe, o i meriti, sono della madre, Élisabeth Riffiod, ancora oggi ricordata come uno dei centri dominanti della pallacanestro femminile francese, e del padre, Issa Diaw, che diceva la sua quarant’anni fa nel salto in alto.
Ad unire il tutto, quel sangue mezzo francese e mezzo africano della famiglia Diaw, scappata nelle campagne parigine ad inizio secolo, quando alla popolazione senegalese fu concessa la cittadinanza francese.

La carriera di Diaw non può che partire in Francia: dopo due buone stagioni al Pau-Orthez, subito arriva la chiamata al Draft del 2003, quello di LeBron, Wade e Bosh, e metteteli da parte i loro nomi, perché ce li ritroveremo alla fine della storia.
Boris non è tra i primi, ma è comunque scelto al primo giro: con la numero 21, infatti, finisce ad Atlanta, ed è il secondo francese ad entrare nella Lega quell’anno, dopo che alla numero 11 Pietrus era finito a Golden State.
Ad Atlanta non parte male (44% e 42% dal campo in due anni), ma la vera consacrazione arriva quando si trasferisce a Phoenix nel 2005, dopo uno scambio con Joe Johnson: nella squadra di Nash, Stoudemire e Raja Bell, Diaw diventa un punto fisso, tira col 52% dal campo e si guadagna il titolo di Most Improved Player al termine della stagione.
È proprio negli anni di Phoenix che si guadagna il soprannome di ’3D’, che da una parte ricalca le dimensioni eccessivamente tridimensionali del suo fisico, e dall’altra attinge dal numero di maglia e dalla tridimensionalità del suo gioco, adattandosi in qualsiasi ruolo richiestogli da Mike D’Antoni.
Ai Playoffs, però, i Suns non hanno buona sorte e, dopo tre anni di alterne fortune, Diaw, insieme con Bell e Singletary, si ritrova a Charlotte, scambiato per Jason Richardson e Jared Dudley.
I Bobcats non sono proprio la quadra dei sogni di Diaw, e in effetti insieme non vanno molto lontano.
Il 21 marzo del 2012 viene tagliato da Charlotte, ma dopo soli due giorni si ritrova a firmare un contratto fino al termine della stagione con gli Spurs, passando da una delle squadre peggiori di sempre ad una delle squadre migliori di sempre, in pieno stile Diaw e di una carriera mai banale, sempre oltre gli equilibri e vicina agli eccessi di ogni tipo.

Nel luglio 2012 la storia d’amore con San Antonio comincia a tutti gli effetti: due anni di contratto per vincere il titolo.
Popovich, che di basket pare capirci abbastanza, lo affianca ai tre tenori neroargento: uno di questi, Tony Parker, è fondamentale nell’integrazione di Diaw negli speroni.
I due, nati a qualche chilometro di distanza in Francia, si conoscono dagli anni delle scuole, condividono la maglia della nazionale, e Diaw ha addirittura fatto da testimone al playmaker al suo matrimonio con la Longoria.

La prima annata non ha lieto fine: gli Spurs raggiungono le Finals contro gli Heat, campioni in carica, e si arrendono solo a Gara 7 allo strapotere di LeBron e compagnia.
Ma gli Dei del basket la sanno più lunga persino di Popovich, e un anno dopo è ancora Finals Nba, ancora contro Miami.
San Antonio non è la stessa di un anno prima e, molto probabilmente, ha lavorato tutto l’anno con quella bruciante sconfitta nei ricordi.
Nel progetto vincente Boris Diaw è protagonista assoluto: parte in quintetto, aiuta Duncan, Parker e Ginobili e, quando si mette in proprio, domina la serie.
Basterebbe l’eloquente ‘+74′ a favore dei suoi che si legge nel tabellino quando Diaw è stato sul parquet nelle cinque gare delle Finals, a spiegare il suo ruolo nella franchigia.
Basterebbero il passaggio dietro la schiena a Splitter, o l’Alley-Oop per Leonard, o ancora la miriade di assistenze per Ginobili, Mills o Belinelli.
Basterebbe guardarlo da lontano mentre esce dal campo a pochi minuti dalla fine di Gara 5, quando va ad abbracciare uno ad uno gli elementi della panchina, a ringraziarli per aver vinto insieme il titolo.
Basterebbe la sua faccia, da artista della pallacanestro, per esprimere tutta la felicità di un anello Nba.
Perché anche lui, come qualcun altro, ha dovuto guadagnarsi il posto in questa Lega sin dal primo giorno.
E anche lui, con qualche lacrima in meno davanti alle telecamere, a dispetto di tutto e tutti, alla fine ha vinto.

 

 

 

 

 

 

happy wheels
  • tweet
Frattura al piede per Embiid: il Draft 2014 perde un protagonista? Dallas Buyers Club: Koch Media per il Sociale

Gennaro Arpaia

Nasce a Napoli 23 anni fa. Appassionato di sport, NBA-dipendente. Pubblicista per passione, giurista d'ambizione.

Articoli Correlati
  • Diciannove azzurri per Jumping Verona: ai 9 convocati dalla FISE si sono aggiunte 10 “wild card”
    Diciannove azzurri per Jumping Verona:...

    ott 25, 2024 0

  • Jumping Verona: tanti i ‘big’ attesi per la tappa di Coppa del Mondo
    Jumping Verona: tanti i ‘big’...

    ott 24, 2024 0

  • FESTIVAL CINEMA DI ROMA: il 23 ottobre al Teatro Olimpico proiezione ufficiale del documentario dedicato al pilota Giacomo Agostini
    FESTIVAL CINEMA DI ROMA: il 23 ottobre...

    ott 15, 2024 0

  • Fieracavalli 2024: Il grande Sport Nazionale e Internazionale è di scena al padiglione 8
    Fieracavalli 2024: Il grande Sport...

    ott 14, 2024 0

Altre Notizie
  • Carlos Coronel, Noah Eile e Lewis Morgan convocati dalle rispettive squadre nazionali per la finestra di ottobre
    Carlos Coronel, Noah Eile e Lewis...

    ott 08, 2024 0

  • Crew stun Red Bulls in stoppage time, 2-1
    Crew stun Red Bulls in stoppage time,...

    ott 01, 2022 0

  • Gonzalo Higuain delivers late heroics again, Inter Miami tops Toronto
    Gonzalo Higuain delivers late heroics...

    set 30, 2022 0

  • Union scorers come through in 2-0 win over Red Bulls
    Union scorers come through in 2-0 win...

    set 03, 2022 0


Seguici su Facebook

PATRIMONIO ITALIANO AWARD



PATRIMONIO ITALIANO AWARD - Vai al sito

PATRIMONIO ITALIANO TV



PATRIMONIO ITALIANO TV - Vai al sito

  • Più letti
  • Ultime Notizie
  • Telesystem TS7900HD: La recensione del primo decoder DTT in HD
    Telesystem TS7900HD: La recensione del primo decoder DTT in...

    ott 05, 2009 27

  • TeleSystem lancia il primo Decoder DTT in Alta Definizione
    TeleSystem lancia il primo Decoder DTT in Alta Definizione

    ago 27, 2009 9

  • LET’S SING @ RADIO ITALIA: Il Karaoke per Nintendo Wii
    LET’S SING @ RADIO ITALIA: Il Karaoke per Nintendo Wii

    ott 01, 2013 6

  • Ecco i Microfoni wireless di SingStar per Playstation
    Ecco i Microfoni wireless di SingStar per Playstation

    mag 22, 2009 5

  • Diciannove azzurri per Jumping Verona: ai 9 convocati dalla FISE si sono aggiunte 10 “wild card”
    Diciannove azzurri per Jumping Verona: ai 9 convocati dalla FISE si sono aggiunte 10 “wild card”

    ott 25, 2024 0

  • Jumping Verona: tanti i ‘big’ attesi per la tappa di Coppa del Mondo
    Jumping Verona: tanti i ‘big’ attesi per la tappa di Coppa del Mondo

    ott 24, 2024 0

  • FESTIVAL CINEMA DI ROMA: il 23 ottobre al Teatro Olimpico proiezione ufficiale del documentario dedicato al pilota Giacomo Agostini
    FESTIVAL CINEMA DI ROMA: il 23 ottobre al Teatro Olimpico proiezione ufficiale del documentario dedicato al pilota Giacomo Agostini

    ott 15, 2024 0

  • Fieracavalli 2024: Il grande Sport Nazionale e Internazionale è di scena al padiglione 8
    Fieracavalli 2024: Il grande Sport Nazionale e Internazionale è di scena al padiglione 8

    ott 14, 2024 0

  • Gentile Emanuela, puoi trovare il gioco sui siti di vendita online più famosi o nei negozi specializ...

    12 years ago

  • dove posso trovare let's sing ??? grazie mille !!! <3 <3...

    12 years ago

  • Benvenuto, Certe Notti, L'Essenziale, Nordsudovestest, Destinazione: Paradiso, Più Bella cosa, Un'Em...

    12 years ago

  • se possibile vorrei conoscere i titoli delle canzoni presenti nel gioco. grazie in anticipo Ale...

    12 years ago

Partenopress - Agenzia di Stampa Video e Foto Giornalistica
Registrazione al Tribunale di Napoli n.77 del 2/8/2007 Direttore responsabile: Luigi Liberti